In Italia avevo ancora assaggiato la caipirinha, ma non mi era piaciuta perchè era troppo amara e non mi andava giù per niente (forse ero stata sfortunata e non avevo trovato dei barman che sapessero farla bene).
Da quando sono arrivata in Brasile la caipirinha è diventata il mio cocktail preferito. Non è per niente amara, anzi, è dolce, buonissima e non sembra nemmeno alcolica (non lo sembra mentre la si beve, dopo invece l'alcol si fa sentire...!!).
Ho notato due differenze nella preparazione rispetto a come l'avevo vista fare in Italia. Innanzitutto qui usano lo zucchero bianco, e non quello di canna, poi al lime viene tolta quella parte bianca centrale che è amara e ciò rende la caipirinha più dolce.
Naturalmente c'è anche da dire che qui si usa la cachaça buona...
Naturalmente c'è anche da dire che qui si usa la cachaça buona...
Oltre alle versione classica con il lime,che io preferisco, c'è anche quella alla frutta: caipirinha alla fragola, all'ananas, al maracuja, al kiwi, all'uva, ecc...
Quando si ordina una caipirinha ti chiedono se la vuoi normale, cioè con la cachaça, oppure con la vodka (che diventa una caipiroska) o con il saké (caipisaque) che a me non piace per niente.
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