Hanno respinto la mia richiesta di visto.
La giornata di venerdi era gia' cominciata male: sciopero dei treni dalle 9 alle 17. Al posto del regionale ho dovuto prendere la freccia bianca pagando piu' del doppio, ma comunque l'importante era riuscire ad arrivare in orario al consolato e a tornare a casa senza dover aspettare le 17.
Arrivo al consolato in perfetto orario. Avevo sentito dire che , in quanto madre di un cittadino brasiliano, avrei potuto ottenere il visto direttamente in Brasile, cosi', quando arriva il mio turno, vado allo sportello visti e chiedo se le cose stanno effettivamente cosi'. La tipa allo sportello, che ho ribattezzato Miss Simpatia, mi dice seccamente che lei non ne sa nulla (?!?). Le chiedo allora se sono realmente necessari 2 mesi x ottenere il visto o se c'e' la possibilita' di accelerare i tempi. Lei mi risponde che la tempistica e' quella e aggiunge che non ha tempo per chiacchierare. Se voglio richiedere il visto devo consegnarle i documenti senza farle perdere altro tempo. Io l'avrei mandata subito a ... a quel paese, diciamo, ma sono riuscita a trattenermi e le ho consegnato i documenti. Lei li guarda, li prende e se ne va in un'altra stanza. Dopo qualche minuto torna dicendo che un documento non va bene, l'impegno di mantenimento del coniuge. Sul sito del consolato c'e' scritto che l'impegno di mantenimento deve essere redatto personalmente presso il consolato dal chiamante (il cittadino brasiliano), oppure presso il cartorio (un ufficio brasiliano) se questi si trova in Brasile. Essendo in Brasile mio marito e' andato al cartorio, ha compilato il modulo di impegno di mantenimento che gli hanno fornito, e che recava gia' l'intestazione del consolato brasiliano in Italia, e ha firmato davanti al notaio che ha autenticato la sua firma. Quindi Rafael ha fatto esattamente quello che era richiesto. Miss Simpatia pero' mi dice che questo impegno di mantenimento non doveva essere una dichiarazione fatta da mio marito, ma doveva essere un certificato emesso dal cartorio. Inizia cosi' una discussione: io sono sicura che sul sito e' richiesto un impegno redatto personalmente, lei si ostina a parlare di certificato redatto con scrittura pubblica. Per mettermi a tacere stampa l'elenco dei documenti del sito, scrive qualcosa a penna e poi mi porge il foglio dicendo :"Vede?". E io ho visto. A penna, vicino alla scritta "redatto personalmente" ha fatto una freccia e ha aggiunto "escritura publica".La guardo esterrefatta e le chiedo se mi sta prendendo per il culo. "Scrittura pubblica" lo aveva appena aggiunto lei a penna, non era scritto sul sito! A questo punto Miss Simpatia cambia argomentazione. Non dice piu' che ho portato un documento sbagliato. Dice che il console ritiene che nel mio caso non e' sufficiente la documentazione che ho portato. Il console vuole anche l'impegno di mantenimento redatto in scrittura pubblica dal cartorio. Ma perche'???!!!! Quando le chiedo spiegazioni mi risponde che il console ha deciso cosi', che loro non sono obbligati ad accettare la mia richiesta di visto e che se non mi sta bene posso tranquillamente rivolgermi al consolato di Roma. Naturalmente Miss Simpatia si rifiuta di farmi parlare con il suo superiore e a me non resta che andarmene incazzata nera.
Quindi, ricapitolando:
- sono andata a Desenzano per l'estratto x riassunto dell'atto di nascita e poi in prefettura a Brescia per farlo legalizzare;
- sono andata in tribunale a Brescia per il certificato penale del casellario giudiziale e per quello di carichi pendenti spendendo 39 euro in marche da bollo;
- sono andata a Verona a far tradurre questi certificati pagando 95 euro di traduzione e legalizzazione apostille;
- sono tornata in tribunale a Brescia perche' non mi avevano legalizzato i certificati;
- ho fatto la registrazione del nostro matrimonio in consolato spendendo 20 euro;
ho fatto tutto questo per cosa?! Sono davvero senza parole... a dir la verita' ne avrei parecchie di parole ma sono tutti insulti